lunedì 28 ottobre 2013

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti..

Innanzitutto ci tengo a sottolineare che, nonostante il titolo, non si tratta di un post di Ferma! Se lo fosse, sarebbe scritto molto meglio..

Questa sera mentre cenavo tranquillo tranquillo in casa mia, mi sono imbattuto in questo articolo:


e sarebbe stato difficile il contrario, visto lo stillicidio di condivisioni che ha suscitato tra i miei contatti italiani!

Stavo mangiando un ottimo piatto di pasta al sugo di carciofi, un esperimento ben riuscito, ma riga dopo riga mi è montata la rabbia, tanto da spingermi a mettere da parte il cibo per dedicarmi a scrivere questo post-sfogo. E chi mi conosce sa bene quanto sia raro, se non impossibile, che io avanzi della pasta!

Non sto qui a raccontare nel dettaglio quello che c'è scritto nell'articolo, sarebbe noioso e inutile, visto che non è direttamente questo che mi ha colpito. In generale si tratta del solito canovaccio, un giornalista straniero arriva in Italia, e e ci descrive come il "Bel Paese" in rovina, a causa della malafede dei suoi governanti da un lato, e della passività dei governati dall'altro, capaci solo a lamentarsi gesticolando come fossero in un'opera teatrale. La pretesa è quella di descrivere il disagio, l'incuria, e la rassegnazione dell'Italia, attraverso aneddoti e interviste a personaggi di dubbia attendibilità quali: Ignazio Marino, Paolo Crepet, e una 70enne marchigiana. Dei tre, l'ultima potrebbe essere la più attendibile, il che è tutto dire..

Immaginate che un giornalista straniero voglia fare un reportage sull'attualità italiana e venga ad intervistare vostra nonna. Se capitasse alla mia risulterebbe che Berlusconi ha un indice di gradimento del 110%, che il pericolo è quel comunista di Baffetto aka D'Alema, e che se non vai a messa la domenica sei per forza un ebreo (cit. nonna Pina).
Ci tengo a sottolineare che voglio un bene dell'anima alla suddetta nonna, e che ogni volta che parliamo di politica sono fuochi d'artificio, che si concludono con zoccoli volanti, e ottimi biscotti al cioccolato!

Quello che mi ha fatto rodere è che questo articolo abbia riscosso molto successo, tanto da essere condiviso da persone che godono della mia stima, gente che viaggia o che ha viaggiato, persone che si informano e che non stanno passivamente ad assorbire qualsiasi amenità ci propini la televisione.
Ciò mi ha portato ad una amara riflessione.
Se proprio noi, i cosiddetti "giovani", ci arrendiamo a credere e ancora peggio a rispecchiarci in ritratti banali e superficiali come questi della realtà del nostro paese, allora dobbiamo farci delle domande!
Questo spirito di arrendevolezza, del "tanto son tutti uguali" e del "tanto non cambierà mai niente", è di una gravità spropositata di per sè. Ma non sarà mai tanto grave quanto il colpevole ritrovarsi in descrizioni faziose, degradanti e soprattutto sbagliate della nostra realtà!
Non è vero che siamo un popolo destinato ad essere comandato più che governato, non è vero che siamo inermi e che non riusciamo a reagire alla merda che ci spalano addosso dall'alto.

Se quello stesso giornalista avesse visitato Roma qualche giorno prima, magari si sarebbe imbattuto in una imponente manifestazione dove immigrati, no-tav, centri sociali, e tutta una costellazione di associazioni della società civile, hanno sfilato e protestato contro questa politica infame, senza intoppi o incidenti. Eccezion fatta per un paio di episodi, che però sono bastati a far deviare l'attenzione di tutti mass media (senza eccezioni da destra a sinistra) dai motivi della protesta a quei pochi secondi di violenza.
Qui un articolo che spiega un po' meglio quanto ho appena accennato:


Tornando a noi, quello che è più grave è che ci crediamo, basta leggere da qualche parte quanto è malmessa la nostra Italia, magari con qualche frasuccia che faccia trapelare il rammarico dell'autore, perchè è proprio un peccato che un paese così bello sia abitato da gente così inetta, così abituata ad essere trattata a pesci in faccia da non sentirne più neanche il fetore. E noi, pure io mi ci metto, siamo lì a leggere, quasi commossi, e magari pensiamo a quanto sarebbe bello se le cose fossero diverse!

Uno potrebbe arrendersi all'evidenza, e dire che ormai siamo il paese dove uno come Fabio Volo scrive un libro dopo l'altro, e incredibilmente un sacco di gente lo segue e si legge le sue storie piene di banalità, frasi fatte che manco i baci perugina, e luoghi comuni travestiti da storie d'amore!
Qui un altro link che ben descrive il mio punto di vista:


Oppure siamo il paese dove per sentirsi di sinistra la gente guarda i programmi di Fabio Fazio, dove tra un omaggio a De Andrè e un'intervento della "dissacrante" Litizzetto, va in scena la farsa di mille interviste, asservite ed ossequiose verso chi governa, e ironiche e canzonatorie verso chi invece non fa parte di questo sistema. Molle con i potenti, forte con i più deboli.

Ecco, io non mi voglio arrendere a questo stato di cose, e non posso e non voglio pensare che ormai questa perdita di fiducia sia irreparabile. Non voglio specchiarmi in questa realtà faziosa, in questo oblio della volontà che in tanti auspicano, perchè un popolo bue è più facile da governare!

Una volta era contro il menefreghismo colpevole della "borghesia" che ci si scagliava per gridare alla rivoluzione, oggi invece è da noi stessi che dobbiamo guardarci! Dalla facile comodità di opinioni disfattiste, dal disinteresse e dalla superficialità!

Perchè altrimenti nessuno potrà dirsi innocente.

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